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martedì 9 ottobre 2012

Futuro aumentato

L'industria videoludica è in crisi, ma non è colpa della crisi. Il periodo storico in cui stiamo giocando è molto delicato. per una serie di motivi.
Ma chi mi conosce sa che, fondamentalmente, tento di vedere il lato positivo dei fatti. Ed anche in questo caso il lato positivo c'è.
L'industria videoludica è in crisi dicevo. Vediamo il perchè:

-Si sta passando al mobile: per chi ha i soldi (Ea prima su tutte) investire a fondo perduto (ma nemmeno tanto perduto) è una decisione che è stata presa molto più a cuor leggero rispetto ad una THQ, o ad una ROCKSTAR, che sono ancora abbastanza ancorate al concetto classico di videogioco.
Leggo su PSM di programmatori che di buttano sulle piattaforme mobile. Plausibile; chi non lo farebbe? e comunque, non è solo per l'industria mobile che le console da salotto stanno perdendo. ed a ben guardare, forse sarà proprio il mobile con le sue possibilità a salvare tutto.

-Quando è crisi e crisi per tutti. L'economia mondiale certo non aiuta. E chi fino a ieri poteva permettersi investimenti  su potenziali nuove idee (ad esempio la youdraw che ha trascinato THQ sull'orlo di un baratro con una milionata di unità invendute) oggi piange il cosiddetto morto, facendosi i conti in tasca e  cercando soluzioni, come ad esempio investire sul mobile o sviluppando idee che comunque affronteranno sul campo la scelta delle piattaforme da seguire e quelle da snobbare, altro potenziale problema per il mercato.

dove stiamo quindi andando?

Se guardo la cosa come uno che fino a ieri viveva in sala giochi direi male. Ma non perdiamo tempo in nostalgie ed anacronismi. Il mercato si sposta al mobile, sugli handeld (ma secondo me ancora per poco) e, ultimo ma non meno importante, sulla rete. I videogiochi escono dal salotto o dalle camere? E' plausibile, e francemente non ne esco poi così terrorizato.

Se alle volte provo a scommettere sull'intrattenimanto videoludico che avrà il figlio di mio figlio, beh, L'abbandono dei supporti di memorizzazione mi sembra una barzelletta a confronto e forse lo sarà il fantomatico 3d profetizzato dal 3ds.

Penso a questo come un perido di transizione, che, per sfortuna nostra, è coinciso con una crisi economica. Ma a ben vedere forse non è nemmeno una sfortuna; le sette vacche magre accrescono la fame di chi trova nelle idee il proprio pane, e magari, chissà, tirando ad indovinare, se questa crisi non ci fosse stata di idee ce nesarebbero state di meno fra qualche anno. Percui, chiamatemi ottimista, fiducioso, come volete, ma secondo me, a guardare alle macchine iperpompate di ultima generazione rischio di aver voglia di voler qualcosa di nuovo oltre all'era HD, e magari di trovare dietro alle cosiddette periferiche ultra hi-tech idee ancora più rivoluzionarie.

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