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lunedì 30 aprile 2012

Round 1 - FIGHT!


Inizio citando uno dei più grandi giochi di tutti  i tempi e sicuro di avere attirato l'attenzione di chi è incappato in qualche maniera su questo post scrivo per la prima volta  su questo mio terzo blog (ma in realtà potrebbe essere il  quinto/sesto se conto le prove pre blogger....) il cui scopo è parlare di una delle passioni che fin da bambino ha accompagnato la mia vita.

L'impulso scaturisce da qualche mese fa, quando sul mio blog più aggiornato pubblicavo questo.
In realtà però l'idea ha tempi molto più remoti. Era già da tempo che ci pensavo su.

Quello che sicuramente non voglio fare in queste righe è scribacchiare di videogiochi e basta.
Come già scritto il videogioco  in se è un concetto proppo ampio per ridurlo solo alle due parole di cui è fatto.

Proprio queste due parole nel'ultimo trentennio hanno dato il nome ad un vero e proprio fenomeno di massa che si è evoluto, ingrandito, MATURATO; certo, con i suoi lati e positivi e negativi sicuramente, ma che comunque per certi suoi risvolti tecnologici e sociologici ha costituito un influente maniera alla gente di comunicare, intrattenersi, divertirsi ed a volte addirittura emozionarsi.

E voglio  togliere ogni dubbio. Io non sono malato di videogiochi. Ci ho giocato una vita e ci sono cresciuto. Ma ho sempre saputo che la vita, il divertimento la crescita non si fermavano li. amo l'aria aperta, stare con gli amici, la montagna, il mare, lo snowboard.

E la tecnologia.

Si, anche la tecnologia. ed i videogiochi fanno parte della tecnologia. Per cui, ripeto, non si prenda questo blog come un'altro blog in cui si parla "solo" di videogiochi.
Viviamo in un mondo che si evolve sempre più velocemente; i tempi di evoluzione sono sempre più rapidi, ed alle volte (e tristemente per alcuni) restarne fuori non è più una scelta contemplabile.

Lo stereotipo del "mollo tutto e vado su di un isola" è anacronistico, come è anacronistico pensare ai videogiochi come una forma di intrattenimento per gente addormentata.
I bambini nelle sale giochi di vent'anni fa ora sono padri di famiglia. I cartoni animati hanno sostituito il carosello, e saranno polverizzati dalla multimedialità. si chiama evoluzione. E anche su questo la società è cambiata, e non smetterà mai di cambiare.
Cosa ci sarà dopo? e chi lo sa, è tutto troppo veloce e troppo bello per scendere prorio ora. Tutti a bordo, prossima stazione futuro.